08 luglio 2010
Spunti Mondiali: Day 22 & 23
SPAGNA - GERMANIA 1-0 (Puyol 28' st)
Nessuna sorpresa: ha vinto la squadra migliore. Tra campo e panchina difficile non notare una sostanziale differenza fra le due contendenti alla finale Mondiale. La sconfitta non leva nulla allo straordinario torneo di Joachim Loew, che ha dovuto giocare la sfida più delicata anche senza Mueller (assenza pesantissima). Il tecnico tedesco ha allenato proponendo idee fino alla fine, inserendo Trochowski poi la classe di Toni Kroos,partendo con Boateng per poi surrogarlo con Jansen, ma nemmeno la solita ottima partita di Schweinsteiger (che stagione favolosa!) è bastata per avere ragione di una squadra le cui individualità sono di altro livello. Epperò Del Bosque (che ancora non mi persuade con quella formazione con troppi centrocampisti centrali e senza le tre punte vere davanti con Villa e Pedro ai lati) ci aggiunge stavolta qualcosa che risulta alla fine essere decisivo: una pressione medio alta che dà molto fastidio a una squadra che sulla linea difensiva ha trattatori di palla modesti come Friedrich, Lahm e Boateng. L'azione non parte mai fluida e le giocate a uno-due tocchi di Schweinsteiger (quando viene innescato nel giro-palla) non possiedono gli automatismi di un impianto di squadra di club (inevitabilmente). La Germania riesce a difendersi bene con il 4411, Ozil si però accende troppo poco spesso e offensivamente i tedeschi creano quasi nulla (Puyol e Piqué due giganti, altra enorme differenza individuale tra le due squadre). Curioso poi che la partita venga decisa da un calcio piazzato... ma a favore della Spagna, con i "cristoni" teutonici smarriti nella difesa a zona sul calcio d'angolo che si perde Carles Puyol. Del Bosque, dopo il disastro turco (al Besiktas) e l'inattività forzata, dimostra di essere un grande gestore di campioni, anche se la radice del calcio delle Furie Rosse è marcatamente Blau-Grana...
OLANDA - URUGUAY 3-2 ( 1-0 Van Bronckhorst 18', 1-1 Forlan 41', 2-1 Sneijder 70', 3-1 Robben 73', 3-2 Maxi Pereira 92')
Una partita piena di emozioni, fino alla fine, anche se dai contenuti tecnici e tattici modesti, come previsto. Certo ha vinto la squadra coi miglior giocatori. E loro hanno fatto decisamente la differenza, nonostante il fenomenale Forlan (che ha giocato pure da infortunato), mio personale MVP di questo Mondiale. L'Uruguay ha trovato un pertugio nel tabellone e si è inserito, con merito, anche se ha rischiato diverse volte di uscire (clamorosa la partita col Ghana): arrivare fin qui è davvero grasso che cola, vista la modesta proposta di calcio della squadra di Tabarez. L'Olanda ha un potenziale offensivo forse superiore anche a quello degli spagnoli, tuttavia non mi trovano d'accordo le analisi che leggo in giro sul mutamento di atteggiamento rispetto ai Tulipani degli anni '70. La squadra di van Marwijk non è una squadra cinica, pragmatica che mira solo al risultato: se così fosse avrebbe una struttura difensiva che invece non ha nemmeno per sogno. Sicuro, difende con molti uomini che tengono bene la posizione, ma l'analisi tattica della fase difensiva si ferma qui, dato che nemmeno la transizione mi pare risponda a principi chiari. Levato il Brasile, ha avuto un calendario comodo che ha sfruttato benissimo, e quasi mai brillando. Ma i Robben e gli Sneijder non ce li ha nessuno...
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