Entra nel vivo il Mondiale per Club: oggi si gioca la prima semifinale, Estudiantes - Pohang Steelers (che hanno sconfitto nei "quarti" i congolesi del TP Mazembe).
ESTUDIANTES: Dopo Papà Juan Ramon, ora Juan Sebastian. I Veron diventano un abitudine dell'Intercontinentale, oggi Mondiale per Club. Il vero miracolo, però, è del figlio, tornato in patria dopo un'ottima carriera europea è riuscito nell'impresa di vincere un campionato e addirittura di raggiungere il sogno della Libertadores, sconfiggendo in finale, al Minerao, il Cruzeiro. Merito di Veron, di diversi giocatori troppo sottovalutati (Boselli, Braña, Enzo Perez, Leandro Benitez), e del tecnico Alejandro Sabella, che ha preso una squadra ai minimi termini, quasi fuori dalla competizione continentale e l'ha portata al titolo, con sprazzi di calcio giocato che non è certo nel DNA del Pincha, più abituato a vivere con "garra" che con tecnica il proprio futbol. Il TAS ha vietato la partecipazione al Mondiale di José Sosa, figliol prodigo appena arrivato in prestito dal Bayern dopo gli anni non proprio sfolgoranti a Monaco.
POHANG STEELERS. Mente e braccia brasiliane per questo club sudcoreano: a dirigere le operazioni dalla panchina Sergio Farias, da cinque anni agli Steleers (la proprietà è del gruppo metallurgico Pohang Iron and Steel), idolo del club anche per il calcio piacevole proposto in K League con un 4123 efficace e esteticamente godibile. Il braccio, come anche dimostrato nel match contro il TP Mazembe, è il 33enne Denilson, lui pure brasileiro (qualche passaggio in Europa con pochi successi: Feyenoord e PSG senza lasciare traccia). Il macedone Ristikj Stevica (Ristic) e l'indigeno No Byung Jun, sono i nomi degli altri attaccanti da seguire. Anima del club il difensore e capitano Hwang Jae-won.
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