Lo Sporting getta una grossa opportunità per chiudere subito i conti contro il Twente di Mc Laren e approdare al quarto turno dei preliminari di Champions. Partito bene, con il solito gioco corto e palla a terra trova il rigore e l'espulsione del portiere olandese al 24': l'errore di Joao Moutinho dal dischetto esalta il portiere bulgaro (figlio d'arte) Mikhailov e accelera la frenesia di tutti gli uomini in biancoverde. Il controllo della partita è pressoché totale, buono il pressing ultraoffensivo con la riconquista alta ma manca sempre l'ultimo passaggio. Il Twente del secondo tempo è esclusivo contenimento, molto attento in mezzo all'area (non perdono un duello aereo) e nei raddoppi sugli esterni. Lo Sporting di Paulo Bento comincia col solito rombo in mezzo al campo con Rochemback in panca e Moutinho, Vuckcevic e Miguel Veloso (sorprendente partita, tornato su ottimi livelli finalmente!) a supporto di Mati Fernandez e della coppia Liedson - Helder Postiga (ne azzeccano pochissime): la squadra è alta( benissimo i due centrali difensivi Polga e il giovanissimo Carriço), pressa ordinata ma non trova mai la decisione e la cura nell'ultimo passaggio. Col passare dei minuti la fatica e la frenesia prende decisamente il comando della teste dei Leoni che si intestardiscono in tiri da fuori sballati e con poco senso. Nelle rare occasioni in cui arrivano conclusioni "intelligenti" c'è sempre Mikhailov a evitare la modifica del punteggio. Nel recupero N'Kufo si divora il gol della beffa assoluta, ma i fischi arrivano lo stesso, e copiosi e meritati, dall'Alvalade.
Carlo Pizzigoni
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