Vince netto la squadra di Mourinho, ma per un'ora buona è forse una delle peggiori di quest'anno. Forse è vero che l'Inter aspetta le difficoltà per esaltarsi: andata in vantaggio al primo affondo convincente (gol di Maxwell, dopo un ottimo movimento di giocatori e palla), tende a sedersi. Il primo tempo è quasi totalmente del Chievo. Bella l'idea di Di Carlo di giocare con due playmaker, Italiano e Marcolini davanti alla difesa, e con l'ispirato Bentivoglio dietro l'unica punta Pellissier. Non solo non vanno in difficoltà per il pressing offensivo dell'Inter, invero condotto con troppa superficialità, quasi senza voglia (una mancata apertura a Maicon, fa andare in escandescenza il brasiliano che si disinteressa totalmente del rientro), ma il doppio costruttore di gioco aiuta anche la rotazione della palla quando l'Inter si abbassa (con Mourinho che per l'unica volta si arrabbia in panchina urlando a Cordoba e a Samuel di alzare la linea). Bene anche l'appoggio degli esterni, Langella e Luciano, non di elevatissima qualità ma bella corsa e continua opportunità di appoggio. Dietro difesa a 4 davanti a Sorrentino, oggi come oggi, a mio parere il miglior portiere italiano dopo Buffon. L'Inter è indolente e gioca praticamente tutte le palle direttamente per Ibra, ma non c'è un appoggio continuo della squadra.
Nel secondo tempo l'Inter entra in campo con voglia di aggredire e costruisce un gol favoloso per partecipazione e movimento. Conclude magnificamente Stankovic di sinistro (volendo c'era pure l'extra passaggio per l'accorrente Cambiasso), ma i meriti vanno condivisi con tutta la squadra, finalmente tale.
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