Fonte: Gazzetta.it
EGITTO - ANGOLA 2-1
La solidità dell’Egitto mette sotto la concretezza dell’Angola, che esce dalla coppa d'Africa rinfrancando la consapevolezza che, almeno a livello continentale, se la può giocare con tutte le big. Sono dunque i Faraoni ad accedere alle semifinali dopo un primo tempo molto equilibrato e una ripresa in cui hanno sostanzialmente controllato il match. Solita difesa a tre dell’Egitto che però riesce poco a creare in mezzo (Hosni e Shawki controllati) ma ha grande partecipazione degli esterni, la vera chiave di questo incontro. Il 4-2-2-2 dell’Angola è equilibrato, praticamente non concede nulla nelle zone centrali e riparte con due stantuffi come Ze Kalanga (ancora positiva la sua prova) e Maurito. Davanti cercano di dare una mano Flavio, tatticamente più accorto, e Manucho, che si assenta per alcuni tratti, ma richiama l’attenzione pochi minuti dopo il gol dell’Egitto su rigore (ancora a segno Honsi). Il neo centravanti del Manchester United mette a terra un rilancio, si separa dal difensore grazie al suo possente fisico ed esplode col sinistro un tracciante che si insacca sotto la traversa: un gol capolavoro e l’ennesima conferma della bontà della scelta di Ferguson e Queiroz. L’Egitto però ha più soluzioni offensive, anche se manca la stella Zidan. Aboutrika parte dal primo minuto dietro i confermati Motaeb e Zaki e sale di colpi di minuto in minuto fino al dominio totale di partita e palla nella seconda frazione della partita. Il gol che decide la qualificazione è l’ennesima incursione sulla fascia di Ahmed Fathi: il suo cross è bucato da tutti e colpisce il petto di Zaki, appostato sul secondo palo. Casuale, goffa e bruttina, ma rete che vale un posto nelle prime quattro del Continente: l’Egitto si conferma, e ora, senza nulla da perdere,si gioca tutto contro i favoritissimi ivoriani.
IL MIGLIORE - L’eleganza di Aboutrika, i suoi colpi di esterno meriterebbero sempre la sottolineatura ma stavolta spazio ai comprimari: sono stati gli esterni Moawad (gioca in Egitto nell’Ismaily) e, soprattutto, Fathi (un 23enne sprecato per il campionato del Kuwait) che hanno "allargato" la difesa angolana e l’hanno poi messa in condizione di soccombere. Il gioco, a onore dell’ottimo lavoro del c.t. Shehata, giungeva sui lati dopo una serie di movimenti di uomini e palla che determinava spaziature vantaggiose. I polmoni di Moawad e Fathi han fatto il resto.
LA CURIOSITA’ - L’Egitto che funziona ha fondamenta solide. La sua difesa a tre unitamente al suo portiere El Hadary è il segreto di Pulcinella della serenità di tutta la squadra. Il meno atteso della linea, che oltretutto ci gioca al centro e la comanda, si chiama Hani Said e parla benissimo italiano. Già, perché nel nostro Paese il difensore ora, pure lui, all’Ismaily ci è cresciuto. Scoperto e portato in Europa dal Bari (dove si parlava benissimo di lui), ha poi attraversato Messina e Fiorentina senza lasciare traccia ed ha oltrepassato il Mediterraneo dopo la toccata e fuga in Belgio, nel Mons squadra che ha diversi contatti con l’Italia (ora ci giocano l’ex interista Pistone e Mirri). A vederlo in campo così sicuro, avranno contribuito tanti tecnici di casa nostra. Una piccola soddisfazione.
Carlo Pizzigoni
CAMERUN - TUNISIA 3-2 (dts)Fonte: Gazzetta.it
La coppa d’Africa di quest’anno è abbastanza chiaramente superiore per emozioni, contenuti e spettacolo rispetto alle ultime due edizioni. Il quarto di finale di stasera tra Camerun e Tunisia certifica l’assunto. Fantastico match vibrante, combattuto, con tante giocate di qualità e le Aquile di Cartagine impallinate nel primo tempo che rimontano due gol a un Camerun partito a mille e piano piano limitatosi a contenere. In avvio, il miglior Camerun visto finora in questa coppa d’Africa: finalmente attento e ordinato. Accantonato il rombo, ecco il 4-2-3-1 per il c.t. dei Leoni Indomabili, Otto Pfister. Rilancio per Jean Makoun, che gioca dietro all’unica punta Eto’o con Emana largo a destra e Idrissou a sinistra. In interdizione due mediani giovanissimi: il piccolo Song (classe 1987) e Mbia (1986), quest’ultimo autore di testa del gol che sblocca l’incontro, poi bissato da un bel calcio di punizione dello specialista Geremi. Tunisia che accusa la veemenza camerunese e risponde come può in contropiedi gestiti da Chikhaoui e Ben Saada, ed è proprio il giocatore del Bastia a trovare il sette, lui pure su punizione, e a modificare l’inerzia della partita che diventa tunisina (c’è un’incredibile traversa di Dos Santos e una paratona di Kameni) anche se il Camerun ancora non lascia il campo con la testa. Il secondo tempo abbassa i ritmi e favorisce la minor vigoria dei tunisini, che rispettano distanze e equilibrio tra i reparti finendo però per essere pericolosi soprattutto grazie a un super finale di partita di Chikhaoui, che ha uno scatto d’orgoglio da grande giocatore e imbastisce anche da solo azioni pericolose, fino poi a trovare il gol del pareggio che porta ai supplementari. I Leoni smettono di giocare, provano a gestire, ma un episodio li favorisce: trovano il gol in apertura di over time ancora con Mbia, dopo una dormita della retroguardia biancorossa. Dopo, solo bagarre. Cartago delenda est.
IL MIGLIORE - Stephane Mbia è uno dei combattenti nel fortino Camerun del secondo tempo: pressa, riconquista palla, corre continuamente: insieme al piccolo Song è il più virtuoso nel clima di battaglia che si viene a creare, dopo che Pfister rinuncia ad armare gli artigli di Eto’o. Mbia pesca per ben due volte il jolly, trovando, lui, poco avvezzo alla finalizzazione, i due gol decisivi per riportare i Leoni Indomabili a ruggire. Una notte da ricordare per questo poco più che ventenne centrocampista cresciuto alla Kadji Academy Sport di Douala (la stessa di Eto’o), dove l’ha ben pescato il Rennes.
LA CURIOSITA’ - La maledizione continua per i tunisini: sono quarant’anni che non riescono a battere i Leoni Indomabili. Prosegue la striscia, anche se stasera se la sono giocata alla pari e, specie nel secondo tempo, avrebbero meritato anche qualcosa di più.
Carlo Pizzigoni
Dal sito della Gazzetta
Tabellini:
Egitto: El Hadari, Gomaa, Hani Said, Mohamed, Fathi, Moawad (Fathallah 65), Aboutrika (Ibrahim Said 90), Abd Rabou, Shawky, Moteab, Zaki (Hassan 71).
Angola: Lama, Airosa, Kali, Marques, Yamba Asha, Macanga, Gilberto, Ze Kalanga (Mateus 72), Manucho, Maurito (Mendonca 46), Flavio (Edson 84).
Goals: Abd Rabou 23 pen., Manucho (A) 27, Zaki 38.
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Tunisia: Kasraoui, Haggui (Ben Fredj 39), Jaidi, El Bekri, Felhi, Nafti (Jemaa 71), Mnari, Traoui, Ben Saada, Chikhaoui, Santos (Chermiti 86).
Goals:
Cameroon: Kameni, Song, Bikey, Atouba (Tchato 108), Geremi, Emana (Epalle 62), Makoun (Binya 65), Song Billong, Mbia, Eto'o, Idrissou.
Goals: Mbia 19, Geremi 27,Ben Saada 35, Chikhaoui 81. Mbia 92.(ts)
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