E' cominciato ieri il girone finale del campionato under 20 sudamericano. Il super classico era tra le gare di inaugurazione. Brasile e Argentina arrivavano allo scontro con diversi inciampi, decisamente confermati nel match che li ha visti contro: i verde - oro giocano veramente male, con continua ricerca della palla lunga, la squadra di Hugo Tocalli, fin troppo criticato, a mio giudizio, ha invece delle amnesie lunghe minuti, in cui perde un'identità che in altri frangenti della partita dimostra di possedere. Così il primo tempo scivola via deludente con l'Albiceleste che è tornata alla difesa a tre dopo la partita contro l'Uruguay e il Brasile che trova il vantaggio col solito Luiz Adriano, autore dello storico gol nel Campionato del Mondo per Club nella finale col Barcellona. Il secondo tempo si incendia immediatamente e, soprattutto grazie all'Argentina, ci lascia un piacere nell'osservarlo. Se Moralez, il gioiellino del Racing, continua il suo trottare per il campo senza illuminazioni, salgono di colpi Mouche, vera rivelazione del torneo per gli uomini in bianco azzurro, e soprattutto Ismael Sosa, che conferma tutte le belle parole già spese su di lui dopo il debutto nell'Independiente. Il Brasile è costretto a giocare di rimessa, ed è poco preparato a farlo. Molti contropiedi vengono gestiti male e spesso l'accusato numero uno è Alexandre Pato, ancora una volta deludente, che mescola voglia di strafare ad atti di inaccettabile egoismo che si traduce in poca capacità di lettura del gioco. I ragazzi di Tocalli soffrono veramente tanto su palla inattiva, un po' perché dotati di meno fisico dei brasiliani ma soprattutto per una mancanza di concentrazione mista a paura: il secondo gol del Brasile, quello del definitivo pareggio, è frutto di un bel intervento di respinta in area di Lucas dopo una punizione di Alexandre Pato non proprio irresistibile ma che mette in difficoltà il portiere Romero, non esattamente una sicurezza. Il centrocampo argentino sovrasta quello altrui (bene Sanchez, benino Yacob) e gli avanti riescono a trovare le giocate per mettere in difficoltà il Brasile: una vittoria sarebbe meritata per le tante occasioni create. Tocalli non se la sente di rinunciare a Moralez, fuori per squalifica nell'ultimo match con l'Uruguay, così che l'ottimo Di Maria, riportato sul banco, può solo sostituire Sosa, di cui è la copia, a piede invertito: prova anche a rilanciare Aban, ma l'esperimento non riesce: Mouche può considerarsi, da qui alla fine, sicuro del posto e forse il Boca, proprietario del cartellino, interverrà per frenare il suo prestito in Ecuador. Il Brasile sceglie, antistoricamente, il fisico alla tecnica e fa bene perché l'entrata di Fabiano Oliveira (che surroga lo spento Pato), davanti, stante il costante lancio diretto dalla difesa alle punte (questo giustifica anche la partita sotto tono del terzino Carlinhos), è decisamente funzionale e mette in difficoltà la difesa dell'Argentina, in cui ancora non brilla capitan Cahais, ma che trova una capocciata su calcio d'angolo che dà il vantaggio ai suoi. Male ancora Willian, discreta prova di Leandro Lima che però ci aveva abituato meglio anche se ormai è acclarato che il giocatore c'è. Negli altre match grandi prove di Uruguay (3-1 ai padroni di casa del Paraguay), che conferma il buon campionato mostrato fin qui, e del Cile, che sorprendemntemente affonda la Colombia sotto cinque gol.
ARGENTINA - BRASILE 2-2
Gols: Luiz Adriano, 27', Sosa, 34', Cahais, 12' del secondo tempo, Lucas, 14'
BRASILE
4222 Cássio, Amaral, Eliezio, Thiago Heleno e Carlinhos; Roberto, Lucas, Leandro Lima e Willian (Danilinho); Alexandre Pato (Fabiano Oliveira) e Luiz Adriano (Tchô)
Técnico: Nélson Rodrigues
ARGENTINA
3412 Romero, Mercado, Fazio, Cahais; García, Yacob, Sánchez e Acosta; Moralez (Insúa); Mouche (Abán) e Sosa (Di Maria)
Técnico: Hugo Tocalli
5 commenti:
Secondo te, tra questi, c'è qualche stella di prima grandezza?
Tanto, tanto talento. Come sempre: l'ultima volta fece una serie di partite super tale Lionel Messi.
Leggo che Pato, alla fine, è stato la stella del torneo... confermi? L'articolo su Gazzetta.it sembra una televendita.
Pato è il giocatore di maggior talento. Per tutti i dettagli basta aspettare il Guerin Sportivo di mercoledì prossimo...
Attendo con impazienza. Ma, a giudicare da quanto leggo, Ronaldinho, in confronto, sembra Paulo Roberto Cotechiño...
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