08 marzo 2006

[reading] Stendhal

Al bar questa settimana si legge "La Certosa di Parma" nella versione Garzanti di Emilio Tadini.

A volte la sua violenta immaginazione le impediva di rendersi conto della realtà, ma Gina non si lasciava mai andare a quelle volontarie illusioni che derivano dalla mancanza di coraggio. Era prima di tutto una donna in buona fede con se stessa.

(...)

"Ma non vi rendete conto che mi state proponendo una cosa assolutamente immorale?" disse Gina
"Non più di quanto lo sia tutto quello che si fa alla nostra corte e in tante altre. Il potere assoluto ha questo di comodo, che santifica tutto agli occhi della gente. Dov'è il ridicolo, se nessuno se ne accorge?"

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